Sento una grande serenità.
Che bella sensazione..!! Liberante…
Non mi importa più nulla di piacermi, di piacere, di essere, o di non essere. Mi vado bene così come sono, anzi… come sono stata voluta!
L’unica cosa che mi preoccupa è l’affrontare quotidianamente le persone e le situazioni nel modo più giusto, secondo coscienza…. e quindi come Dio vuole da me
Questo porta spontaneamente al miglioramento di sè e del proprio carattere, non per calcolo e premeditazione, o pretesa!
Non devo decidere come devo essere, ma semplicemente vivere come sono. Sto sentendo la vita… mi sto sentendo vivere!
Vivere senza partecipare alla vita [23.Feb.2010]

Da subito , nella mia vita sono stata calata come oro fuso nello stampo della paura, della colpa e del senso di inadeguatezza che ha bloccato ogni slancio
nel suo nascere.

Impastata di questo veleno ho cominciato a sorvolare su questo mondo senza mai entrarci perchè ogni realtà era pericolosa e non adeguata a me, come se fossi entrata per sbaglio in questo mondo senza averne il pass o l’unico pass che potessi avere fosse quello, riesumato tra gli scarti, con scritto:
“La poverina, la malata, la sottomessa”.
Avevo la sensazione che non mi fosse permesso di essere, di esistere.

Sentirmi una nullità di fronte agli altri, il rifiuto del
gruppo di amici perchè considerata “strana”, la competizione con le altre ragazze che, davanti allo sguardo maschile, mi trovava irrimediabilmente perdente, tutto mi diceva…”tu non puoi esistere, non
sei adatta alla vita”.

Così fluttuavo in questo mondo come un fantasma, senza partecipare alla vita dando del mio e senza permettermi di entrare in contatto con gli
altri se non rinunciando alla mia identità perchè questo, mi era stato fatto capire, era il prezzo da pagare, dato che nulla di gratuito poteva
per me provenire da questa vita.

Ero sempre fuori dalla porta del mondo, a osservare da quella porta
socchiusa la realtà, attenta anche a non farmi vedere.
Ma poi ho cominciato a sentire sempre più forte lo stridere del contatto della mia intelligenza e della mia identità contro gli ingranaggi di quel
meccanismo che mi stritolava e ho ricevuto in dono il desiderio di aprirmi, di fare verità completa su di me .

Me stessa , così come sono stata voluta